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ITALIA:
PRIMA IN EUROPA PER L’USO DI EPS NEL
FOOD PACKAGING
Secondo un recente rapporto
realizzato da Micro Market Monitor,
nel 2015 il mercato del packaging
alimentare in EPS ha raggiunto il
valore di 291,8 milioni di dollari e
si prevede che possa superare 347
milioni di dollari entro il 2021,
con una crescita del 2,8% tra il
2016 e il 2012.
Ragionando in termini di volume, nel
2015 in Europa sono state utilizzate
81.220.tonnellate di confezioni in
polistirene espanso, in gran parte
(51.840 tonnellate) destinate al
settore ittico; il resto (29.382
tonnellate) è diviso tra le altre
applicazioni. (Fonte: PE annual
statistics 2015).
L'Italia, come sottolinea AIPE -
Associazione Italiana Polistirene
Espanso, è la prima per utilizzo di
packaging in EPS in ambito
alimentare, con un totale di 20.000
tonnellate, praticamente un quarto
del totale europeo.
Il settore ittico rappresenta la
parte più consistente di questo
mercato.
Con 14.000 tonnellate l'Italia è la
prima tra le nazioni europee,
seguita dalla Spagna (12.609
tonnellate) e, a maggior distanza,
da Turchia, Regno Unito e Grecia.
Quanto alle altre applicazioni food,
in Italia nel 2015 sono state usate
6.000 tonnellate di pack in EPS.
Nel contesto europeo il nostro Paese
è preceduto solo da Germania (7.000
tonnellate) e Slovacchia (6.931).
AIPE mette a disposizione degli
operatori del settore alimentare
tutta la documentazione in suo
possesso relativamente alla
sicurezza dell'EPS, all'idoneità per
l'uso alimentare, all'impatto
ambientale e alla gestione nel fine
vita.

Inquinamento Zero con il carburante
ALGAMOIL Dual-Fuel di Teregroup
ALGAMOIL Dual-Fuel è l’innovativo
progetto per un nuovo carburante
messo a punto da Teregroup e
presentato nel corso di un recente
Convegno all’Università di Modena e
Reggio Emilia: una miscela di metano
e Biodiesel ottenuto dalle alghe che
abbatte a zero particolato ed
emissioni di CO2 dei motori a
combustione interna alimentati a
gasolio.
Dopo l’avvio del primo impianto
pilota a Modena per la produzione di Biodiesel dalle alghe, Teregroup
ha presentato il nuovo carburante
ALGAMOIL Dual-Fuel nel corso di
un recente Convegno all’Università di Modena e
Reggio Emilia dal titolo “Soluzioni
innovative per la riduzione in
atmosfera delle emissioni di
anidride carbonica e particolato dei
motori a combustione interna”.
Realizzato in collaborazione con il
Dipartimento di Ingegneria Enzo
Ferrari di UNIMORE,
Teregroup, HPE Group,
Studio STM e cofinanziato dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena, il Convegno è stato
organizzato nella “terra dei motori”
in occasione dei festeggiamenti dei
100 anni della Maserati e ha
affrontato
due tematiche rilevanti nell’ambito
della sostenibilità e
dell’innovazione tecnologica. In
primis la possibilità di
ricavare Biodiesel dalle alghe: una
tecnologia ad oggi sviluppata a
livello sperimentale che permette di
ottenere combustibili da colture
intensive di alghe che possono
essere installate senza sottrarre
terreno alle colture tradizionali
destinate all’alimentazione. In
secondo luogo di mostrare al
pubblico i dati della
sperimentazione al banco prova dei
motori
Dual-Fuel alimentati per il 50% con
il metano prodotto da cogeneratori
Autoctoni e per il 50% con il
Biodiesel ALGAMOIL ricavato
dalle alghe. I risultati
hanno evidenziato l’eliminazione del
particolato (fumo nero) e delle
emissioni di anidride carbonica in
atmosfera. Inoltre la potenza e la
coppia sono uguali al diesel
commerciale così come l’autonomia di
percorrenza.
Il
tema è di grande attualità sia
perché la riduzione delle emissioni
di anidride carbonica, responsabile
dell’effetto serra e del conseguente
riscaldamento globale, è una
priorità riconosciuta a livello
mondiale, ma anche perché risulta
strategico per il futuro trovare
alternative sia ai combustibili
fossili (la cui disponibilità va
diminuendo con conseguente
volatilità dei prezzi) che ai
biocarburanti ottenuti da colture
tradizionali. Lo stesso
Parlamento Europeo a Strasburgo
il 13.09.2013 ha stabilito un tetto
all'utilizzo di biocarburanti
tradizionali e un passaggio rapido a
nuovi biocarburanti ricavati da
fonti alternative quali alghe e
rifiuti.
Il contesto accademico ha
consentito di confermare la
validazione scientifica dei dati
peraltro già avvenuta nell’ambito
della
68ma
Conference of the Italian Thermal
Machines Engineering Association
dell’11 settembre 2013 alla quale
hanno preso parte i Professori Enrico
Mattarelli e Carlo Rinaldini
dell’Università di Modena e Reggio
Emilia e il Professor Valeri
Golovitchev della Chalmers
University of Technology.
Al Convegno - dove era presente una folta delegazione di
ricercatori e investitori italiani
ed internazionali interessati a
conoscere le potenzialità della
tecnologia ALGAMOIL
Dual-Fuel -
sono intervenuti il Professor
Giuseppe Cantore, Ordinario di
Macchine presso il DIEF
(Dipartimento Ingegneria Enzo
Ferrari di UNIMORE) e i Professori
Enrico Mattarelli e Carlo
Rinaldini di UNIMORE che hanno
presentato lo stato dell’arte della
sperimentazione dei motori a gasolio
alimentati con il Biodiesel dalle
alghe e i dati dei test al banco
prova. Al termine del Convegno gli
ospiti e i relatori sono stati
invitati
a
visitare i laboratori e gli impianti
di produzione di alghe combustibili
nella sede Teregroup a
Modena.
www.teregroup.net

Acquaviva Italia
completa la “filiera green” con
l’impianto per il riciclo dei
boccioni d’acqua in Pet
Con il nuovo impianto per il
trattamento dei boccioni in Pet
ritirati dai clienti Acquaviva
Italia completa la filiera green
che parte delle fonti di
imbottigliamento e arriva fino al
riciclo della plastica dei
contenitori per successivi
riutilizzi.
Lograto (BS).
E’ stato inaugurato nella sede di
Lograto (BS) l’impianto per il
riciclo della plastica dei boccioni
d’acqua in Pet ritirati dai clienti.
Un investimento che completa la
“filiera green” di Acquaviva
Italia, che non si preoccupa
quindi solo di commercializzare
l’acqua in boccioni ma ne segue
tutta la loro vita dalle fonti di
imbottigliamento fino al riciclo.
Il processo produttivo parte proprio
dalle due fonti di proprietà in
Veneto fra le Piccole Dolomiti sopra
i 1.500 metri e in Molise
nell'incontaminata zona della
sorgente Cannavine dove l’acqua
sgorga attraverso molti strati di
rocce e minerali, ricca di proprietà
organolettiche importanti. Gli
stabilimenti di imbottigliamento
sono situati accanto alle fonti, in
modo da garantire la purezza
dell’acqua. I boccioni pieni vengono
stoccati nei magazzini situati su
tutto il territorio nazionale in
attesa di essere consegnati al
domicilio dei clienti direttamente
dal personale dell’azienda entro 10
giorni dall’imbottigliamento. La
società provvede poi a ritirare i
boccioni vuoti dai clienti e ad
avviarli al trattamento per il
riciclo. Il riciclaggio dei boccioni
- che avviene
attraverso il procedimento certificato RiPET
- comprende diverse fasi : la prima
lavorazione avviene macinando i
contenitori e dividendo i diversi
tipi di plastica. I sacchi di
macinato, stoccati in appositi
silos, vengono ritirati da aziende
specializzate in produzione di
filati plastici che vengono
utilizzati per la produzione di
differenti prodotti come spazzole,
scope e prodotti per la casa.
“Grazie
alle fonti di proprietà e agli
impianti d’imbottigliamento - sottolinea
Riccardo Marchini,
Amministratore Delegato di
Acquaviva Italia -
possiamo garantire una
filiera corta e certificata
che porta l’acqua
dalla sorgente al bicchiere dei
clienti in meno di dieci giorni.
Con questo impianto completiamo la
filiera green confermando l’impegno
dell’azienda nel
mantenere il
rispetto per l’ambiente
circostante durante le proprie
attività”.
www.acquaviva.com
SUCCIPACK: LA PRIMA
PRODUZIONE MONDIALE DI PBS AL 100%
DA FONTI VEGETALI
Un consorzio europeo
ha realizzato, nell’ambito del
progetto SUCCIPACK, la prima
produzione di materiali in
polibutilene succinato (PBS) con il
100% di acido succinico da fonti
vegetali rinnovabili (da grano),
destinati alla produzione di
imballaggi per alimenti. La
produzione di nuovi tipi di PBS
adatti per diverse applicazioni è
stata condotta da ARD (Ricerca e
Sviluppo Agro-industriale). I primi
test hanno permesso il
confezionamento di ricotta fresca e
carne di manzo. I prossimi test
applicativi di estrusione e
stampaggio per iniezione prevedono
la produzione di pellicole e vassoi
per il confezionamento di pesce,
carne di pollo e piatti vegetariani.
Il consorzio sta anche esplorando
nuove vie di polimerizzazione, con
l’obiettivo di migliorare le
proprietà del PBS. L’Università
Politecnica di Atene (NTUA) e il
laboratorio BIODYMIA
dell’Università di Lione stanno
lavorando allo sviluppo di un metodo
adeguato di polimerizzazione in
stato solido (SSP). Ulteriori
sviluppi sul trattamento e la
funzionalizzazione superficiale
delle pellicole verranno condotti in
Belgio da TopChim e VITO. Questo
lavoro è coordinato da ACTIA, con il
supporto della società Euroquality e
dei centri tecnici CTCPA e LNE.
Molte le organizzazioni italiane
coinvolte nel progetto, tra cui una
università e quattro PME:
l’Università di Bologna, che testa,
in particolare, la sicurezza e la
qualità di conservazione del cibo,
tre aziende alimentari, ConBìo, il
Caseificio Mambelli e Ortoreale, e
2B, per la parte di valutazione
ambientale ed economica del nuovo
materiale. Il progetto è finanziato
dall’Unione Europea nell’ambito
dell’FP7, il programma europeo di
supporto alla ricerca.
www.succipack.eu
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