SONDAGGIO All4Pack Emballage Paris
l’evoluzione dei materiali per imballaggi dal punto di vista
degli operatori
Salone internazionale precursore per tutte le soluzioni di packaging sostenibile e dell’intralogistica, ALL4PACK vuole essere una fonte d’ispirazione per supportare tutti gli attori del settore di fronte alle sfide presenti e future. In questa prospettiva, il salone si contraddistingue decodificando le evoluzioni del mercato e le normative, ed evidenziando le innovazioni più responsabili. Per essere al centro delle riflessioni del settore, ALL4PACK Emballage Paris ha intervistato* prima dell'edizione 2022 (21-24 novembre, Paris Nord Villepinte) la community della fiera (fornitori di packaging e industrie utilizzatrici) per conoscere la loro visione sull'evoluzione dei materiali per imballaggio.
LA SFIDA PER UN IMBALLAGGIO PIU’ RISPETTOSO DELL’AMBIENTE
La rivoluzione degli imballaggi è in corso
- L'intera community di All4Pack è consapevole della necessità di una transizione ecologica: l'88% ritiene che l'uso di imballaggi più rispettosi dell'ambiente sia una questione prioritaria.
- Le ragioni principali di questa transizione sono le aspettative dei consumatori (69%), i vantaggi in termini di immagine (56%) e i cambiamenti legislativi (49%).
- Al contrario gli elementi più difficili da superare riguardano il costo dell'utilizzo di materiali di imballaggio rispettosi dell'ambiente (63%), la disponibilità (43%) e la qualità dei materiali (37%), le barriere sono percepite maggiormente dalle industrie utilizzatrici (43%) rispetto ai fornitori (27%).
I TIPI DI MATERIALI UTILIZZATI
Il futuro brillante dei biomateriali
- La carta/cartone (77%) e la plastica (73%) restano i principali materiali utilizzati per gli imballaggi. I biomateriali sono ancora poco utilizzati (18%)
Tuttavia, alla domanda sulla natura dei materiali utilizzati nei prossimi due anni, la community di All4Pack sembra avere una visione precisa (solo lo 0,5% degli intervistati risponde "non sa "):
- L’uso dei biomateriali è destinato ad esplodere: il 37% degli intervistati afferma di voler iniziare ad utilizzare i biomateriali nei prossimi due anni.
- Anche carta e cartone dovrebbero avere il vento in poppa: il 46% dei decisions maker intervistati afferma di volerne utilizzare di più.
- Dovrebbe verificarsi un vero e proprio calo nell’uso della plastica: il 32% prevede di ridurre l’utilizzo di questa risorsa; tuttavia, pochi intendono smettere di utilizzarla (5%). L’uso di metallo, vetro e legno dovrebbe rimanere relativamente stabile.
FORNITORI d’IMBALLAGGIO / industrie utiliZZATRICI
LA VISIONE CONDIVISA DEI MEMBRI DELLA COMMUNITY ALL4PACK
Le sfide degli imballaggi più rispettosi
- le industrie utilizzatrici sono quasi unanimi sull’importanza di utilizzare materiali d’imballaggio più rispettosi dell’ambiente: l’88% ritiene che la questione sia una priorità.
- Oltre il 50% dei fornitori di imballaggi ritiene che sia una priorità assoluta utilizzare materiali più rispettosi dell’ambiente. I fornitori francesi sembrano essere in anticipo (il 100% considera la questione piuttosto o completamente prioritaria).
Le motivazioni
- Per le industrie utilizzatrici, le aspettative dei consumatori (68%) sono la ragione principale che porta all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente, in particolare nell’industria agroalimentare (83%). Seguono i vantaggi in termini di immagine (59%), di cambiamenti normativi (43%) e la volontà dei manager (35%), soprattutto nelle grandi aziende.
- Per i fornitori, le stesse prime tre ma con risultati diversi: con il 71%, le aspettative dei consumatori sono il motivo principale che porta all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente. Al secondo posto (57%) seguono i cambiamenti legislativi, seguiti dai benefici in termini di immagine (55%). Molti francesi considerano prioritario il tema degli imballaggi più rispettosi dell’ambiente (media del 74% sui primi tre).
Gli ostacoli
- Per le industrie utilizzatrici, il principale ostacolo all’uso di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente è chiaramente il costo (66%), in particolare in Francia (71%). In misura minore, anche la disponibilità (43%) e la qualità dei materiali (43%) rappresentano dei temi problematici per molte aziende.
- Per i fornitori, se il costo dei materiali è anch’esso l’ostacolo principale all’utilizzo di materiali di imballaggio più rispettosi dell’ambiente (57%), seguito dalla disponibilità dei materiali (41%), l’importo dell’investimento necessario per l’utilizzo di tali materiali è il terzo ostacolo (29%), soprattutto per le aziende con 50 dipendenti o più (40,5%).
I materiali utilizzati
- Per le industrie utilizzatrici, i biomateriali sono attualmente ancora relativamente poco utilizzati (14,8%). La carta/cartone (86%) e la plastica (75,8%) rimangono la norma. Il vetro è attualmente utilizzato principalmente nell’industria alimentare (34,7%).
- Per i fornitori, il numero di produttori di imballaggi in biomateriali è ancora piuttosto basso (22,9%) rispetto ai fornitori di imballaggi in plastica (69,9%) e cartone (62,7%).
I materiali del futuro
- Entro 2 anni, molte industrie utilizzatrici intendono ridurre l’uso della plastica (34%) ma il materiale non scomparirà: il 74% intende ancora utilizzarla. Allo stesso tempo l’utilizzo dei biomateriali dovrebbe registrare una forte crescita (+39% intende iniziare ad utilizzarli) e dovrebbe aumentare anche quello della carta cartone (il 48% intende utilizzarne di più). Ad eccezione della plastica, tutti i materiali di imballaggio sono in aumento nell’industria alimentare.
- Un numero significativo di utilizzatori di imballaggi prevede di ridurre l’uso della plastica (28%) ma pochi smetteranno di utilizzarla (3,6%). L’uso dei biomateriali dovrebbe essere ampiamente democratizzato (56,6%) e l’uso della carta cartone aumenterà (66,3%). Le evoluzioni secondo i mercati di riferimento dovrebbero essere simili, anche se l’offerta di biomateriali dovrebbe aumentare ulteriormente sul mercato agroalimentare il 64% intende utilizzare questo materiale tra due anni (contro il 24% che attualmente lo utilizza).
Il sondaggio completo è disponibile sul sito internet www.all4pack.fr/
Ipack-Ima
7 giugno 2022 – Milano. Il ritorno in presenza di IPACK-IMA, prima fiera internazionale del comparto processing e packaging nel 2022, ha rappresentato la sintesi delle migliori soluzioni tecnologiche in termini di ricerca e innovazione. Soluzioni rimaste negli stabilimenti per anni e finalmente svelate in Fiera Milano ad un pubblico internazionale che ha risposto molto bene in termini qualitativi e quantitativi.
IPACK-IMA 2022 segna il successo di un modello fieristico basato sulla cross-contamination tra discipline, applicazioni ed ecosistemi di business affini, che conferma la manifestazione come imprescindibile momento di confronto a livello internazionale. Si è rivelato vincente l’approccio di marketing focalizzato sulla specializzazione in business communities accuratamente disegnate per garantire agli operatori dell’industria un’esperienza efficace nell’individuazione della migliore risposta alle proprie esigenze.
Sostenibilità e digitalizzazione sono i macro-trend emersi da questa edizione di IPACK-IMA nell’ambito della quale sono state presentate oltre 2.000 innovazioni di prodotto e di processo che disegneranno le dinamiche produttive dei prossimi anni in ambito food e non-food.
Contenuti e innovazione anche nelle proposte degli oltre 25 eventi di aggiornamento e networking, tra i quali spiccano il forum internazionale Packaging Speaks Green, che ha fatto il punto sulla rivoluzione verde del comparto dell’imballaggio e confezionamento, i premi all’innovazione Best Packaging e il World Star Awards, il più importante contest a livello internazionale per il settore, oltre alla Smart Factory di IPACK-IMA e a IPACK-IMA Digital che hanno accompagnato il visitatore nell’esperienza produttiva del futuro.
Un viaggio tra i materiali più innovativi l’ha offerto IPACK-Mat progetto che ha valorizzato tutti i materiali di imballaggio con oltre 180 espositori e un’area speciale dedicata agli imballaggi smart e ispirati all’eco-design in collaborazione con CONAI, Main partner di IPACK-Mat nonchè protagonista del paradigma della circolarità.
“Vedere gli stand dei nostri espositori animati da visitatori da tutto il mondo motivati nel richiedere informazioni su tecnologie innovative, presentare i propri progetti e confrontarsi sulle necessità produttive per l’alimentare, il beverage, il dolciario, la pasta ma anche per i prodotti chimico-farmaceutici, i beni industriali e durevoli è stata una grande soddisfazione”, dichiara Rossano Bozzi, CEO di Ipack Ima Srl. “Considerando il percorso che ci ha portati in fiera, IPACK-IMA è andata oltre le migliori aspettative: con 1.166 espositori di cui il 24% esteri, 59.837 operatori professionali in visita da oltre 122 paesi, e quasi 400 giornalisti di settore a livello internazionale accreditati, possiamo dire di avere raggiunto un risultato importante in termini di innovazione, sostenibilità, opportunità di business e trasferimento tecnologico, in linea con la mission di IPACK-IMA che, non dimentichiamolo, affonda le sue radici nella tradizione industriale italiana. È dagli anni ’60 che catalizziamo creatività e innovazione dei nostri imprenditori, per spingere il mercato verso soluzioni sempre all’avanguardia e capaci di anticipare i trend, rispondendo alle esigenze di clienti in costante evoluzione in tutto il mondo”.
Anche il mercato delle life sciences ha avuto un ruolo significativo per questa edizione di IPACK-IMA, grazie alla verticalizzazione dedicata al mondo chimico-farmaceutico offerta da Pharmintech, manifestazione organizzata da Ipack Ima grazie all’accordo sottoscritto con il Gruppo Bologna Fiere e specializzata in soluzioni di processo e confezionamento per l’industria chimico-farmaceutica. La contemporaneità, per la prima volta, dei due eventi in un unico momento espositivo ha rappresentato un ulteriore esempio di sinergia tra settori industriali complementari e uniti dal sottile filo dell’innovazione.
“Pharmintech ha completato la proposta tecnologica di IPACK-IMA 2022, che rappresenta un’eccellenza industriale che non viene sempre adeguatamente valorizzata in Italia” - dichiara Valerio Soli, Presidente di Ipack Ima Srl. “Con oltre 8 miliardi di fatturato complessivo e un export che supera il 70%, il nostro settore può ritenersi a buon diritto una delle locomotive del paese. Non a caso gli espositori hanno dato vita a una manifestazione vivace, ricca di spunti e straordinaria per opportunità di networking e business. Con la consapevolezza di aver superato un momento certamente non facile e grazie al successo di questa edizione, abbiamo già definito le date della prossima IPACK-IMA, prevista nel 2025 a fine maggio quando torneremo ad offrire ai produttori del largo consumo e di beni industriali e durevoli di tutto il mondo le più avanzate soluzioni per il processo, il confezionamento e l’imballaggio. Diamo a tutti gli operatori dell’industria quindi appuntamento a IPACK-IMA 2025, in programma dal 27 al 30 maggio”.
IPACK-IMA sarà nuovamente parte del progetto The Innovation Alliance e si svolgerà anche per il 2025 a Fiera Milano in contemporanea con le manifestazioni Print4All, GreenPlast e Intralogistica Italia per rappresentare l’intera filiera produttiva con un unico evento dalla forte attrazione internazionale. Un format di successo e ampiamente apprezzato dagli oltre 1.600 espositori e 90.000 operatori professionali che hanno confermato nell’edizione 2022 l’attrattività di un evento vincente dedicato ad un settore strategico come quello della meccanica strumentale.
Ufficio Stampa Ipack Ima Srl
Luca Palermo: "In fiera il meglio dell'innovazione made in Italy"
Ipack-Ima, Print4All, GreenPlast e Intralogistica Italia, con il format "The Innovation Alliance" in corso fino al 6 maggio conquistano visitatori e buyer italiani e stranieri. L'ad di Fiera Milano: "Format che può indicare un nuovo standard per le fiere in cui l’Italia può giocare un ruolo da protagonista anche rispetto al Nord Europa"
Un viaggio di scoperta nel mondo dell’innovazione e della tecnologia fra prodotti ovvero “macchine” per l’industria, meccanica strumentale declinata con i nuovi “valori” dei prodotti: digitalizzazione, industria 4.0, sostenibilità, economia circolare a The Innovation Alliance che riusnisce con questo claim di successo le fiere Ipack-Ima, Print4All, GreenPlast e Intralogistica Italia.
E la prima giornata di apertura di questo salone unico di sistema che è in corso fino al 6 maggio nel polo espositivo di Fiera Milano a Rho, conferma ancora una volta l’importanza e la sostanza della ripartenza in atto per la presenza di visitatori e buyer italiani e stranieri che hanno saputo cogliere le nuove opportunità aperte da questa maxi-manifestazione di filiera - o di filiere - vista la presenza di oltre 1600 aziende che spaziano dalle soluzioni green elaborate dal mondo gomma e plastica, alle tecnologie di processo alimentare, dal packaging per i comparti food e non food alla personalizzazione grafica, fino allo stoccaggio e alla movimentazione del prodotto finito.
Ma c’è di più, il format, pensato soprattutto per la ripartenza post pandemia si sta rivelando con questa edizione 2022 come un momento di riflessione per il peso che sta assumendo, una novità virtuosa dal punto di vista degli espositori e dei visitatori che entrano in contatto con ecosistemi produttivi fatti di grandi e piccole industrie in una logica di proposta espositiva nuova ed efficace, tutta da valutare per il suo peso a livello fieristico ed economico dove il made in Italy mostra tutta la sua forza creativa e innovativa.
“A livello di contenuto e di proposta questa edizione di The Innovation Alliance è andata oltre le intenzioni iniziali, è una vera e propria alleanza: 4 fiere in 11 padiglioni, la filiera che si unisce, perché da un settore all’altro ci sono prodotti, soluzioni, idee che integrano in una grande gioco di squadra che va a vantaggio di espositori e visitatori. È un fil rouge che unisce il meglio dell’Italia - commenta soddisfatto Luca Palermo, ad di Fiera Milano, dopo aver girato i padiglioni -. Il 30 per cento dei visitatori arrivano dall’estero, ed è un segnale importante, anche perché qui siamo al top dell’industria made in Italy che ha 25 miliardi di valore di mercato. Gli espositori con cui ho parlato - sia leader di mercato che Pmi - sono sono soddisfatti perché hanno visto subito la presenza di visitatori di qualità e una forte propensione a business”.
"E una forte attenzione alle proposte all’avanguardia, che guardano al futuro sul fronte della sostenibilità. È in atto un cambiamento reale, profondo e il made in Italy investe su questo orientandosi concretamente sull’efficienza energetica, la riutilizzabilità, il ricorso all’intelligenza artificiale, la ricerca sui materiali. L’innovazione è qui in Fiera - aggiunge ancora Luca Palermo -. The Innovation Alliance può dettare un nuovo standard per le fiere in cui l’Italia può giocare un ruolo da protagonista internazionale anche rispetto al Nord Europa che fa una grand fatica a ripartire anche sul fronte delle manifestazioni, perché guarda alla contemporaneità di un mondo in profonda trasformazione ed evoluzione con la nostra capacità di saper fare e creare”.
www.ilgiornale.it
Congresso Giflex: cala il sipario sul convegno che ha ridisegnato il concetto di imballaggio flessibile
Obiettivi di filiera per affrontare temi primari come la sostenibilità, partendo da una storia di valore comune
Archiviato con successo il Congresso Giflex "Imballaggio flessibile: in equilibrio nell'era della discontinuità". Un appuntamento desiderato e atteso come dimostrato dai numeri: oltre 250 partecipanti e 25 relatori hanno animato le due giornate di Congresso con panel, dibattiti e approfondimenti. Una due giorni che ha voluto fornire nuovi strumenti e disegnare una strada comune per il futuro dell'imballaggio flessibile, a partire da una storia di valore comune racchiusa in una nuova immagine identificativa.
"La parola chiave di questi due giorni di congresso e identità. - ha commentato Alberto Palaveri, Presidente Giflex - Abbiamo provato a dare una forma, quindi un logo e un claim "Leggerezza che avvolge", all'imballaggio flessibile, per essere riconoscibili e poter comunicare meglio il nostro valore identitario. Una sintesi visiva e concettuale della storia del comparto per andare a definire un'immagine comune, una strategia comune e sinergie a livello di filiera per rispondere alle esigenze del mercato. Prima tra tutti il tema della sostenibilità".
Il Congresso ha portato a Roma diversi esponenti politici, delle Università e opinion leader, tra questi Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Media Imprese.
"La sostenibilità è un obiettivo che viaggia sulla filiera lunga, che parte dalla produzione agroalimentare e arriva alle nostre case - ha dichiarato Marchesini -. Per Confindustria favorire i progetti che approcciano in maniera sistemica la sfida della sostenibilità è un obiettivo di primaria importanza. Le imprese mostrano grande vitalità ma la scarsità e i rincari delle materie prime e dei costi di produzione saliti alle stelle a causa del caro energia, ne stanno minando pesantemente l'attività. In questo contesto, quindi, è fondamentale agire in maniera coordinata per dare un'impronta comune a tutti i player della filiera".

Una celebrazione vivace per l'industria
dell'imballaggio
"Chi non ha potuto partecipare ha sicuramente
perso qualcosa". Questa è stata l'opinione unanime degli
espositori quando FACHPACK si è conclusa il 30 settembre 2021.
Per tre giorni, la fiera dell'imballaggio, della tecnologia e
dei processi è stata ricca di innovazione e ispirazione per il
settore dell'imballaggio. E il piacere di poter incontrare
personalmente clienti e partner commerciali era palpabile in
tutti i padiglioni della fiera. Pelle d'oca dappertutto! Un
totale di 788 espositori provenienti da 33 paesi erano presenti
per rispondere alle domande specifiche sul packaging di circa
24.000 visitatori specializzati. Dei visitatori specializzati,
uno su tre si è recato a Norimberga da fuori Germania. L'accesso
alla fiera con gli e-ticket e la verifica dello stato "3G"
(prova di essere stati vaccinati, testati o guariti da COVID)
agli ingressi è stato rapido e senza complicazioni. La strategia
d'igiene ha funzionato, con espositori e visitatori che hanno
osservato le norme pertinenti.
I corridoi erano occupati e c'era folla intorno agli stand:
passeggiando per i padiglioni della fiera e conversando con gli
espositori era possibile cogliere frasi come: "L'investimento ha
decisamente pagato!" "Siamo contenti di non essere stati
scoraggiati dal rischio" o "Gli espositori che erano ottimisti
sono stati ricompensati". Anche il programma di supporto si è
rivelato molto popolare. Circa 9.500 spettatori hanno seguito le
101 presentazioni di prodotti nei forum PACKBOX, TECHBOX e
INNOVATIONBOX. E chi si è perso una presentazione in fiera può
ancora vederla sul tool digitale myFACHPACK fino alla fine
dell'anno.
Prodotti esposti e un focus internazionale
La FachPack ha coperto un'ampia gamma di prodotti dell'intera
catena del processo di imballaggio, dai materiali e dalle
macchine da imballaggio alla stampa e alla lavorazione, ai
sistemi logistici e ai servizi. Il 41% degli espositori e circa
un terzo dei visitatori provenivano da fuori Germania,
soprattutto da Austria, Svizzera, Italia, Paesi Bassi, Turchia,
Repubblica Ceca, Polonia, Francia e Belgio.
I visitatori apprezzano FACHPACK come una fiera di lavoro
"Esausto, ma felice!" Questo riassume come si sentiva Heike
Slotta, Executive Director Exhibitions, NürnbergMesse, poco
prima della fine della fiera. Molti altri hanno condiviso i suoi
sentimenti. Nessuno sapeva in anticipo come sarebbe andata, o
quanti visitatori avrebbero effettivamente fatto il viaggio a
Norimberga in questo anno insolito e colpito dalla pandemia. Il
fatto che così tanti abbiano partecipato alla fine è stata una
sorpresa non solo per gli espositori ma anche per gli
organizzatori della fiera. E dimostra che nulla può prendere il
posto di un evento dal vivo, nonostante tutte le opzioni
digitali disponibili. "Ciò che i visitatori di FACHPACK
apprezzano particolarmente sono le conversazioni produttive con
gli espositori, che portano a nuove idee per soluzioni ai loro
problemi di imballaggio", osserva Phillip Blass, direttore
FACHPACK, NürnbergMesse. "FACHPACK è semplicemente una vera e
propria fiera del lavoro - ed è questo che la rende speciale".
Professionisti del settore: Il 90% contribuisce alle decisioni
d'acquisto
Gli espositori hanno avuto un elogio particolare per l'alta
qualità dei professionisti del settore. Ciò è confermato dai
risultati di un sondaggio tra i visitatori condotto da un
istituto indipendente: circa il 90 per cento dei visitatori
specializzati ha dichiarato di essere coinvolto nelle decisioni
di acquisto e di approvvigionamento nelle loro aziende. Circa
due terzi di loro ricoprivano posizioni senior, e più di uno su
cinque faceva parte del management. I visitatori provenivano
principalmente dai settori alimentare e delle bevande,
farmaceutico e medico, cosmetico, chimico, elettronico e
automobilistico.
Nuovo tema chiave per FACHPACK 2022: "Transizione
nell'imballaggio"
FACHPACK si percepisce come una guida e mira ad offrire una
direzione al settore. Il nuovo tema chiave per il 2022 è quindi
dedicato alle potenti tendenze che attualmente hanno un impatto
sull'industria dell'imballaggio. La sostenibilità è richiesta
non solo dalla legge ma anche dai consumatori - e questo sta
apportando cambiamenti di vasta portata al settore. Temi come
l'economia circolare, la digitalizzazione e l'e-commerce si
aggiungono al mix. Covid-19 ha portato l'attenzione sull'aspetto
dell'igiene nella protezione dei prodotti. Inoltre, aree come lo
shopping online e le consegne a domicilio continueranno a
crescere. Quali comportamenti d'acquisto mostreranno i
consumatori in futuro? Tutti questi temi non sono solo un
compito per l'industria dell'imballaggio, ma offrono anche una
grande opportunità per apportare cambiamenti.
Salvate la data! Il prossimo FACHPACK si svolgerà nel Centro
Espositivo di Norimberga nella sua consueta sequenza dal 27 al
29 settembre 2022.
I copolimeri di cicloolefine (COC) TOPAS® ottengono nuove certificazioni come materiale rivalorizzabile nel flusso di riciclo
Raunheim/Germania, settembre 2021 – Parte integrante dei film multistrato flessibili utilizzati per le buste stand-up sono i copolimeri di cicloolefine (COC) TOPAS®, prodotti da TOPAS Advanced Polymers e compatibili con i flussi di riciclo dei film in polietilene (PE). È quanto dichiarato dall’associazione statunitense dei riciclatori di materie plastiche APR (Association of Plastic Recyclers) nel documento di approvazione Critical Guidance Recognition. Sono stati effettuati test su film per buste stand-up con contenuto del 15,5% di gradi TOPAS® 9506F-500, 8007F-600, 7010F-600 e 6013F-04, e tutti soddisfano o superano i requisiti imposti dal Critical Guidance Protocol di APR per i film in PE e gli imballaggi flessibili, Path 1 (FPE-CG-01).
FKuR at Fachpack 2021:
With bioplastics and recyclates to even more circular economy
At Fachpack 2021, which will take place in Nuremberg from September 28 to 30, FKuR will be presenting its products and services at Stand 7-416 in Hall 7 under the motto "We shape the circular economy" as a multi-talented partner in the field of sustainability. The focus will be on innovative, resource-saving packaging plastics with a reduced ecological footprint that meet the requirements of the modern circular economy and which are suitable for both mechanical and organic recycling. Among the innovations highlighted at the fair are material alternatives based on renewable raw materials, as well as recyclates and bio-recyclate hybrids.
New compounds on the basis of PCR and PIR
Under the brand name Macolen® R, FKuR has developed a recyclate portfolio suitable for extrusion and injection molding. This includes high-quality and customized compounds based on PCR (post-consumer recyclate) or PIR (post-industrial recyclate), depending on the application. Common to all product grades are low odor and consistently high quality while meeting demanding requirements in terms of technical properties. Thanks to the individually adjustable recycled content, FKuR can meet the specific requirements of different extrusion and injection molding applications with Macolen® R.
Hybrid compound combines recycled materials with renewable raw materials
Terralene® rPP is a family of new polypropylene (PP)-based hybrid compounds that combine the ecological advantages of using recycled and bio-based raw materials with 100% recyclability. Depending on the product grade, the recyclate content ranges from 30% to 50%. The biobased content can reach up to 33%. The flexibility offered by this formulation allows the technical properties to be specifically adapted to the application, set at a constant level and adjusted for optimum process performance. Both injection molding and extrusion grades are thus available. In addition to technical parts, typical applications for Terralene® rPP, which is designed as a drop-in product, include rigid packaging and non-food films.
Niklas Voß, Associate Sales Director at FKuR, comments: "Sustainable packaging solutions and circularity are the core topics of our Fachpack presence this year. With the presentation of our broadened bioplastics and recyclates portfolio, we now offer our customers a unique range of product solutions to address these issues. For packaging manufacturers, we offer both domestically and industrially compostable as well as fully or partially biobased plastics and recyclate-based grades. This puts us in a position to offer solutions for all regulatory requirements across Europe."
Further information: www.fkur.com and www.fkur-polymers.com